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Siamo ai primi giorni dell' anno nuovo:  cominciano ad essere smaltiti molti di quei buoni propositi che come al solito ne hanno accompagnato l' avvicinarsi, ma sopravvive qualche anelito combattivo e ci si rituffa nel quotidiano, che per i podisti comprende anche la consultazione dell' apposito calendario.

Un calendario molto ricco, per l' anno che verrà; a volte esuberante. Anni fa ho visto chi programmava un calendario implorare organizzatori e squadre che gli venissero coperte certe date,  mentre ultimamente la situazione è ribaltata ed ho assistito a liti per accaparrarsi una domenica od un giorno festivo infrasettimanale.  Ma il defunto e sepolto 2016 con parecchi episodi di malo-podismo ha confermato come non sempre quantità faccia rima con qualità.

Un passo indietro lungo 366 giorni ci riporterebbe alla Befana del 2016, che oltre ad essere più giovane di un anno, estraeva da quel famoso sacco due gare in provincia nel giorno a lei dedicato.

La cosa fu  universalment  un pochino criticata e considerandola inopportuna, veniva auspicata in futuro la soluzione a tale inconveniente.

La situazione adesso potrebbe sembrare momentaneamente risolta vedendo che in provincia ci sarà una sola gara per la Befana ed una per la domenica successiva due giorni dopo. Ma il contendente che ha quest' anno evitato la sovrapposizione, afferma su siti internet di essere stato a ciò costretto da coercizioni di vario tipo ed oltre ad esprimere il proprio disappunto, garantisce successive e combattive fasi, anche alla luce di già pubblicate repliche e controrepliche. Questo con qualche termine anche reciprocamente pesante e minacce di altre più incisive successive azioni. Se non fossimo consapevoli della per ora limitata importanza del contesto, questa guerra mediatica potrebbe illuderci di essere partecipi di quella globale, che coinvolge servizi e personaggi troppo al di sopra.

Però, senza scherzarci troppo, il podista bue alla fin fine con nessun guadagno subisce le conseguenze di questa diatriba nazional-locale molto più di quanto possa immaginare, inteso come capacità e qualità organizzative generali, quote di iscrizione, consistenza dei pacchi gara, sponsorizzazioni, finanziamenti e contributi, che dallo jogger in mutande che faceva il giro del quartiere fanno un percorso inverso e risalgono in un crescendo esponenziale alle squadre, agli enti di promozione sportiva, enti locali di vari livelli, federazione italiana atletica leggera, ministeri, politica.  Basta, sennò si arriva alla religione.

La maggiore concorrenza organizzativa, nel nome dell' amore disinteressato per gli utenti e la loro salute psichica, chiamati  loro malgrado a promuovere territorio e smuovere turismo e fatturati,  farà diventare il podismo uno sport meno minore?

Comunque andando avanti più che con il discorso, con il calendario, la sovrapposizione posticipata un mese ci sarà offerta il 12 febbraio, quando avremo il quarto Trail in quel di Montefollonico ed il  debuttante Brunello Crossing a Montalcino: 44 Km, 22 Km, Runandwalk e Girodellecantine tuttocompreso. Anche in questo caso, il balletto della presenza o meno su calendari pubblicati non ha denotato molta omogeneità di opinioni.

Un'altra sovrapposizione è prevista per il 13 maggio: i siti dei rispettivi organizzatori od enti di promozione relativi annunciano la quinta Stratoscanina ed il secondo Trail Terra Etrusca.

Però, essendoci Murlo al mattino e Poggibonsi al pomeriggio, potrei iscrivermi a tutte e due.

Come feci il 21 agosto scorso al Trail (quello corto) di Abbadia e poi alla Corsa di Monteaperti. E pure quasi mantenendo la posizione, da vecchio podista in mutande.

Crepi la pigrizia!

 

 

 

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